n.u.n.u.
Figlidella Neapolitan Power, Scugnizzi del Dub, figli di Masaniello, eccole definizioni con il quale i critici si sono riferiti al gruppolungo il percorso che arriva a noi fino ad oggi.
Questo progetto parte nel 2005 da un idea di "Nunzio Borriello"e "Gaetano Cirillo".
Dall’incontro dell’esperienza musicale di derivazionespecificatamente inglese con la più calda e viscerale tradizionenapoletana.
Le espressioni e i versi antichi del dialetto napoletano sono servitiall’ascoltatore su un tappeto di suoni metallici, elettronici,sintetizzati. In un mondo dove tutte le metropoli, le città e ipaesi tendono ad acquisire usi, costumi e linguaggi sempre piùsimili, i nunu vanno a pescare dalla tradizione il loro trattodistintivo, gettando, pero, lo sguardo sul mondo attraversoun’intensa attività di ricerche sonore.
Il Sound n.u.n.u. si serve dell'ausilio di synth, drum machine ecampionatori ma il tutto aggregato e reso completo da strumentietnici e chitarre graffianti e distorti a rappresentare quello cheper il gruppo è oggi la nuova visione di Napoli, sia musicale chesociale.
I "n.u.n.u. guardano avanti, con una mano aprono una porta e conl'altra cercano di non chiudere quella che l'ha preceduta, le radicisono la base solida su cui costruire e per questo
che ad ogni album non manca la rivisitazione di un brano classicoNapoletano.
Nel 2008 esce il primo lavoro discografico, "n.u.n.u."Prodotto da "Marocco Music" e distribuito da "Aquadia"e vengono definiti dalla Stampa musicale “Eredi della NeapoletanPower".
Entrano nell'archivio sonoro RAI grazie alla trasmissione Radiofonica"Archivio sonoro della canzone napoletana" ( Rai Radio 2).
Attualmente i “n.u.n.u.” sono in sala Master per l'uscita delloro ultimo lavoro.